Con noi non solo tu ma anche la tua squadra di calcio ha la possibilità di creare maglie calcio personalizzate. O Mundo pubblicò in prima pagina la foto della squadra brasiliana sovrastata dal titolo Estes são os campeões do mundo (Questi sono i campioni del mondo). Sono un vero e proprio viaggio nel tempo, un tuffo nel passato glorioso del calcio, un modo per rivivere emozioni, ricordare campioni indimenticabili e celebrare la storia di club leggendari․ 2012-13: 7º nel girone E Brescia della Seconda Categoria Lombardia. 1987-1988. In particolare, la maglia di tale stagione, in virtù dei successi in campionato e in Coppa Italia ottenuti l’anno precedente, era caratterizzata dalla presenza della patch dello Scudetto e di quella della Coppa Italia: la prima era cucita sul lato sinistro, mentre la seconda era cucita a destra, al di sotto del logo dello sponsor tecnico; il logo del club, invece, era collocato sulla manica destra della casacca. La preseason 1988-1989 vide, in attesa delle nuove maglie, il riutilizzo, per le gare amichevoli, delle casacche della stagione 1986-1987, facilmente distinguibili, poiché al logo del main sponsor delle passate annate era stato sovrapposto il marchio del nuovo sponsor contenuto in una patch di colore azzurro, ma di una tonalità più scura rispetto a quella della casacca.
È da notare, infine, che, nelle prime uscite della squadra in quella stagione, la maglia era priva di main sponsor: lo sponsor commerciale, infatti, subentrò solo in un secondo momento. Se gli davi una squadra italiana non avrebbe combinato nulla. Anche dopo la cessione di molti calciatori di notevole qualità (tra cui gli attaccanti che costituivano un valido trio, Giuseppe Signori, Francesco Baiano e Roberto Rambaudi), sostituiti da giovani talenti, il Foggia concluse altri due campionati di Serie A nella zona centrale della classifica. Ⓤ Mi interessa capire perché proprio gli anni Novanta. Anche la stagione 1985-1986 vide l’utilizzo di due versioni della maglia per le gare casalinghe, sebbene il loro design fosse stato oggetto di un effettivo restyling, favorito da un nuovo avvicendamento di sponsor tecnico. Per la stagione vera e propria, invece, vennero realizzate tre tipologie di maglia per le gare casalinghe, identiche nel design a quella dell’annata precedente (tinta unita, scollo a «V» e colletto), ma che differivano tra loro per le caratteristiche dei materiali utilizzati: oltre alla versione in maglina, infatti, furono realizzate due versioni della casacca in raso, una lucida e l’altra opaca. Pantaloncini e calzettoni rimasero invariati rispetto alle due annate precedenti, sebbene dei calzoncini fu realizzata una versione in azzurro, con la medesima trama della jersey, nonché con bordo bianco e righino blu scuro.
Venne mantenuta la canonica maglia azzurra a tinta unita: oltre alle versioni opaca e lucida, ne fu prodotta una terza, sempre in tessuto lucido, che, in trama, recava il logo del sponsor tecnico. Nonostante fosse cambiata, per la stagione 1984-1985, l’azienda di abbigliamento sportivo fornitrice delle divise da gioco, il design della jersey rimase sostanzialmente invariato rispetto all’annata precedente: maglia a tinta unita, sia lo scollo a «V» sia i polsini in azzurro con tre righini bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni, inclusi i risvolti, azzurri. L’altra versione della maglia, invece, era totalmente azzurra e, dunque, priva di inserti bianchi, inoltre, era contraddistinta da uno scollo a «V» e provvista di colletto; anche in questo caso, alla casacca, erano abbinati calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. L’unica stagione in cui la squadra napoletana non ha giocato con la tradizionale home azzurra è stata la 2002-2003. In quell’annata, lo sponsor tecnico propose un template a strisce verticali bianche e azzurre in «stile Argentina». A scegliere i colori della tradizionale maglia nera e azzurra palata (dal termine araldico «palo», che indica strisce verticali) fu l’illustratore Giorgio Muggiani. Nel triennio 2000-2003, le maglie del Napoli tornarono a essere realizzate in trama: strisce verticali più sottili, alternate a strisce più spesse, contenevano logo e wordmark del nuovo sponsor tecnico.
Jonas Thern, al Napoli dal 1992 al 1994 fu capitano della Nazionale svedese, che guidò al terzo posto nel Mondiale 1994 negli Stati Uniti. Il miglior risultato è l’ottavo posto conquistato in tre occasioni diverse (1960-1961, 1964-1965 e 2012-2013). Il record di punti è 56 punti, conquistati nel torneo 2012-2013; in quell’occasione il Catania mise a segno 50 reti, tutt’oggi record di gol siglati in un campionato di massima serie. Il Perugia ritentò la scalata verso la promozione nel 2007-2008, quando col quinto posto nel girone ottenne stavolta l’accesso ai play-off, da cui tuttavia la formazione di Antonello Cuccureddu uscì sconfitta per mano dell’Ancona, qualificato in virtù del miglior piazzamento conseguito in stagione. 1925-26 – 7º nel girone B della Terza Divisione del Veneto-Tridentina: si salva per ritiro Trento e Vittorio. Grazie alla conquista della Coppa Italia, i blucerchiati si qualificarono per la prima volta in un torneo confederale, la Coppa delle Coppe, dove, dopo aver eliminato i greci del Larissa, i liguri vennero sconfitti dal Benfica negli ottavi di finale. Anche il design della meglia fu riconfermato per la stagione 1989-1990, annata che sancì la conquista del secondo scudetto napoletano. Su tutte le varianti della maglia, il logo del club era collocato sulla manica sinistra, per lasciar posto, sul petto, allo Scudetto.
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