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Italy - Torino - Piazza San Carlo Italy - Torino - Piazza San Carlo maglie da calcio vintage stock pictures, royalty-free photos & images Nella stagione 1935-1936 il Foggia è costretto a vendere per motivi economici, e cedette Attilio Sudati al Torino e Raggio Montanari al Livorno ottenendo in totale 65.000 lire. Inoltre, prima dell’inizio del campionato, venne acquistata dal Livorno l’ala Enrico Candiani, già campione d’Italia con l’Inter di Cargnelli, e successivamente giocatore di Juventus e Milan. La prima vittoria arrivò a Firenze con la Fiorentina, grazie ancora ad una rete di Villa, mentre il turno successivo sul finale i rossoneri riuscirono a pareggiare con il Cesena, portatosi in vantaggio grazie ad un gol di Ariedo Braida, ma venendo raggiunti all’ultimo dal gol di Liguori. Nel girone di ritorno, dopo la sconfitta col Milan, data a tavolino per una bottiglietta che colpì Amarildo, il Foggia ottenne una fila di otto risultati utili consecutivi, partita dalla vittoria sul campo della Fiorentina grazie ad un gol di Traspedini. Una delle partite più memorabili nella storia del Piacenza Calcio è senza dubbio quella giocata contro la Juventus nel 1994. In quell’incontro di campionato, il Piacenza riuscì a battere i bianconeri con un punteggio di 1-0 grazie a un gol di Marco Rossi. Un’ulteriore manifestazione del grande cammino rossonero avvenne verso l’inizio dell’estate, dopo aver guadagnato la promozione in A; infatti il Foggia conquistò la Coppa delle Alpi-Bis, una competizione destinata alle squadre classificatesi terze nei campionati di seconda divisione italiana e svizzera, battendo il Thun sia il 28 giugno allo Zaccheria per 8-1, che il 4 luglio in Svizzera per 4-3, mettendo in bacheca il primo trofeo della storia rossonera.

Il 1º giugno 1988, la Nazionale italiana disputa al Franco Ossola un’amichevole contro il Lugano, chiusa sul punteggio di 4-1 per l’Italia. Successivamente il Foggia ottiene 15 risultati utili di fila, serie interrotta dalla sconfitta per 4-1 con il Marsala. Lo stesso discorso vale per lo sponsor «FxPro». Stile del colletto e della maglia casalinga sono una riproduzione fedele di quella indossata da Fontolan, Tricella e Galderisi durante quell’indimenticabile cavalcata, sponsor Canon (ovviamente) a parte. Il design include anche un profilo bianco lungo la linea di cucitura delle maniche, mentre il colletto e i polsini continuano le celebrazioni, portando il tricolore della bandiera nazionale». Un’ultima battuta d’arresto avvenne con la sconfitta in trasferta con il Potenza, diretta concorrente per la promozione, che si portò a 2 punti dai rossoneri, mentre il Lecce ne approfittò, agganciando il Foggia. Nella stagione successiva, la stagione 1951-1952, come allenatore tornò Tony Cargnelli, diciott’anni dopo l’ultima esperienza rossonera, mentre Marsico divenne dapprima allenatore del Lallo Madami di Bari, e poi, a campionato in corso, sostituì Costantino nel Bari. Il ritorno nella terza serie non fu tanto fortunato, infatti il Foggia si trovò a gareggiare per la supremazia cittadina con l’Incedit, maglie squadre calcio allenata dall’ex rossonero Vincenzo Marsico.

Dalla società campana arrivano anche i fratelli Pasquale e Carlo Mupo, il primo attaccante e il secondo terzino, Gloriano Risos, anche lui attaccante, e il centrocampista Vincenzo Pulcinella. Nonostante le polemiche, il Foggia fece una campagna acquisti degna di nota: per la difesa arrivarono dalla SPAL Ambrogio Valadè ed Antonio Bettoni, il primo terzino, il secondo libero; ma il centrocampo fu il reparto più rafforzato con gli acquisti di Roberto Oltramari (prestito con diritto di riscatto) ala proveniente dal Rimini, Paolo Lazzotti dalla Fiorentina, e Cataldo Gambino dalla Salernitana e pagato 33 milioni. La partita più importante della stagione fu vinta in trasferta contro il Cagliari per 1-0, ma in seguito il Foggia non continuò a brillare particolarmente, addirittura finendo in crisi. 17 giugno 1970 a Città del Messico, quando nella semifinale del campionato del mondo 1970 l’Italia riuscì a vincere per 4-3, al termine dei tempi supplementari, in quella che fu in seguito definita come la «Partita del secolo». Il calcio fu la prima disciplina sportiva ad adottare la maglia azzurra quale simbolo di appartenenza all’Italia, che in seguito venne utilizzata da quasi tutte le rappresentative nazionali negli altri sport. La stagione è piuttosto anonima, complice anche l’invecchiamento di Alfredo Diotalevi, unica punta di peso tra i rossoneri, e tra i risultati spiccano le vittorie sul Crotone per 1-0, dove Benincasa sperimentò per la prima volta il sistema, ed il 3-0 alla capolista Avellino, che poi verrà retrocessa per illecito sportivo.