UN BUSINESS DA CAPOGIRO – Maglia da calcio fa rima con sponsor tecnico. Sul finire del XX secolo il Perugia ottenne risonanza mondiale per l’ingaggio e le prestazioni in maglia biancorossa di Hidetoshi Nakata. Il nazionale straniero più famoso ad aver vestito la casacca dei grifoni rimane Hidetoshi Nakata del Giappone, l’unico biancorosso a essere stato candidato al Pallone d’oro. In senso opposto, l’unico gemellaggio vero e proprio è quello con la tifoseria dell’Ischia, instaurato nei primi anni 90 durante la comune militanza dei due club in Serie C1. L’unica stracittadina nel vero senso del termine è quella che vede contrapposti i biancorossi alla Pontevecchio, la seconda squadra del comune perugino, emanazione della frazione di Ponte San Giovanni. A livello internazionale, il Perugia è l’unica squadra dell’Umbria ad aver conquistato titoli (2) in campo continentale: il primo assoluto – anche per una formazione della regione – è la Coppa d’Estate 1978, seguito dalla Coppa Intertoto 2003; grazie a quest’ultimo successo, i biancorossi sono fra le 12 formazioni italiane e le 82 europee che sono riuscite a conquistare nella loro storia almeno una delle competizioni UEFA per club, e allo stesso tempo è diventata la prima – e fin qui, unica – compagine umbra capace di vincere un trofeo a livello confederale, peraltro da imbattuta.
L’annata seguente, 1993-1994, il Perugia vinse nettamente il campionato – con Cornacchini che si aggiudicò per il secondo anno consecutivo la classifica cannonieri – e poté riaffacciarsi in B; raggiunse inoltre la finale della Coppa Italia di Serie C, dove uscì sconfitto per mano della Triestina, dopo due pareggi, solamente per la regola dei gol fuori casa. Nell’ultima stagione nel Principato ha segnato 12 gol in 40 partite. L’inno ufficiale del Parma è Il grido di battaglia di Gigi Stok e i suoi Cadetti, brano poi ripreso in chiave moderna dalla Antonio Benassi Band; tuttavia, nelle partite interne giocate all’Ennio Tardini, al momento dell’ingresso delle squadre in campo risuona la marcia trionfale dell’Aida del compositore parmense Giuseppe Verdi, simbolo della città nonché della stessa formazione ducale, nata in origine nel 1913 in suo nome come Verdi Foot Ball Club. Questa partita divenne lo spartiacque del campionato dei grifoni: nonostante il mantenimento del record, Vannini – giocatore chiave della squadra anche nelle brillanti stagioni precedenti – ne uscì con un grave infortunio, tanto che il giocatore dovette terminare anzitempo la carriera agonistica. Nel settembre 2007, il Comune di Perugia ha dedicato allo storico presidente Franco D’Attoma il viale della struttura che porta alla curva Nord, quella dei tifosi perugini; nell’agosto 2013, lo stesso Comune ha intitolato il piazzale antistante l’ingresso del Curi all’ex giocatore e allenatore biancorosso Guido Mazzetti.
Durante questo periodo si sono distinti grandi giocatori, Cantona, Scholes, Ferdinand, Giggs, ecc. Giggs è il miglior passatore nella storia della Premier League con 162 assist, ma è anche il secondo giocatore che ha giocato più partite nel campionato inglese. Nel 1998-1999 la formazione umbra, guidata da Castagner e poi da Vujadin Boškov, raggiunse la salvezza classificandosi al quattordicesimo posto e qualificandosi per la Coppa Intertoto. La quarta stagione sotto la guida di Cosmi si aprì, nell’estate del 2003, con la vittoria europea di quella Coppa Intertoto arrivata a Perugia al quarto tentativo dell’era Gaucci. Nell’estate del 1990, anche in occasione dei mondiali di Calcio è stato inaugurato il nuovo stadio San Nicola di Bari. Il Perugia svolge le sue sedute di allenamento nel centro sportivo di Pian di Massiano, nei pressi dello stadio Curi. Probabile che la compagine sfoggiasse nel 1901 una divisa composta da una maglia a bande verticali bianche e nere, abbinata a pantaloncini e calzettoni di colore nero o bianco (era questo l’accostamento cromatico maggiormente in voga tra i club italiani agli albori della disciplina), e che rimase tale anche dopo la fusione con la Libertas nel 1905 e la conseguente nascita dell’Associazione Calcio Perugia. 1921 – Nel primo dopoguerra, i reduci dell’Associazione Calcio Perugia e della Società Sportiva Libertas si riuniscono in un’unica squadra, denominata Società Sportiva Perugia.
Nello stesso anno, il 20 giugno alcuni dissidenti lasciano l’Associazione Calcio Perugia e fondano la Società Sportiva Libertas. Paragonato a Pirlo, è simile ma più veloce e scattante nello stretto. Vecchia Guardia Grifo News, 26 settembre 2010, p. Carlo Giulietti, 21/05/1967 Tra fiaccolate e falò Perugia festeggia la Serie B (JPG), in Vecchia Guardia Grifo News, 10 novembre 2013, p. Carlo Giulietti, Perotti-Bigon-Perotti-Castagner: è Serie A! La permanenza in Serie A durò, in questo caso, appena dodici mesi: al termine di un campionato difficile, segnato anche dall’esonero di Galeone e dall’approdo a Perugia di Nevio Scala, migliori siti maglie calcio la squadra retrocesse all’ultima giornata per via della peggiore classifica avulsa. Intertoto classificandosi nono, al termine di un’annata ricca di soddisfazioni. 1939-1940 – Al termine del campionato, la società non rinnova l’iscrizione e rimane iInattivo per motivi finanziari. Ammesso nella nuova Prima Divisione per motivi di rappresentanza geografica in seguito alla riforma dei campionati. La rivalità storica dei tifosi perugini è con la squadra dell’altro capoluogo di regione, la Ternana, in quello che viene comunemente chiamato il derby dell’Umbria: un confronto che va ben al di là del mero aspetto sportivo, coinvolgendo tutte le rispettive diversità storico-culturali ed economiche che contraddistinguono i due poli regionali.
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